Rinnovo dell’appello SIMM a respingere l’emendamento.

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In prossimità dell’esame, nelle Commissioni riunite I e II del Senato, degli emendamenti al ddl "sicurezza" (A.S. 733) la Società Italiana di Medicina delle Migrazioni rinnova l’appello a ritirare o respingere l’emendamento che modifica l’art. 35 del T.U. sull’immigrazione. Un atto inutile e dannoso, anzi pericoloso. Un emendamento di 5 senatori della Lega, propone l'abolizione del divieto di segnalazione alle autorità degli immigrati senza permesso di soggiorno che richiedono assistenza sanitaria. Prevede anche la segnalazione per coloro che non possono pagare le prestazioni sanitarie. Gli effetti di tali modifiche possono essere devastanti sul piano del diritto individuale e della salute pubblica oltre che essere inaccettabili sul piano deontologico.
Forte della condivisione sia in ambito scientifico che professionale con significative prese di posizioni, ad esempio, della Società Italiana di Pediatria, dell’Osservatorio Italiano sulla Salute Globale, dell’Associazione Culturale Pediatri, della Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri, del Consiglio Nazionale dell’ordine degli Assistenti Sociali (vedi adesioni sul sito www.simmweb.it), la Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM), unitamente a Medici senza Frontiere (MSF) e Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI), chiede di ritirare o di respingere l’emendamento (18.0.8) che modifica l’art. 35 del T.U. sull’immigrazione.

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